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martedì 11 ottobre 2011

...riparare un televisore che non si accende.


Ciao.
Se il vostro televisore non si accende più, prima di comperarne uno nuovo potreste provare a ripararlo voi:


Per prima cosa staccate l'alimentazione elettrica (la spina)






Smontate il coperchio posteriore





Cercate di individuare un fusible come quello che vedete in foto.

Estraetelo e andate in un negozio di materiale elettrico per l'acquisto.

Inserite il nuovo fusibile nella sua sede, chiudete il coperchio del televisore, inserite la spina e provate ad accenderlo.

Se il televisore si accende siete stati fortunati... altrimenti vi consiglio di portarlo presso un tecnico.
Ciao!
Alla prossima!



mercoledì 2 febbraio 2011

....a iscrivere un motoveicolo al registro storico.

Ciao!
In questo post, tratto dal sito http://www.federmoto.it/home/fmi-servizi/moto-depoca.aspx trovate le istruzioni per iscrivere un motoveicolo (radiato dal P.R.A. , regolrmente iscritto al P.R.A., restaurato o ben conservato)al registro storico.


fonte: http://www.federmoto.it/

Registro Storico - Motoveicoli Scrivibili


Alla luce dell’entrata in vigore del DM 17 Dicembre 2009 relativo alla disciplina e procedura per l’iscrizione dei veicoli d’interesse storico e collezionistico, il Registro Storico Nazionale FMI ha adeguato le proprie procedure e la relativa modulistica al fine di poter rilasciare il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.



Criteri d'iscrizione



Sono iscrivibili al Registro Storico FMI i motoveicoli (motocicli, ciclomotori, motocarrozzette, motocarri ecc.) che hanno compiuto i 20 anni di età. La Commissione si riserva la facoltà di non iscrivere i motoveicoli che non risultino completamente conformi all’originale, in ottime condizioni di conservazione o ben restaurati. I motoveicoli ed i ciclomotori di cui si richiede l’iscrizione dovranno essere privi di accessori anche se di serie e d’epoca. Si precisa che possono essere iscritti, al Registro Storico FMI, tutti i motoveicoli che rispondono ai requisiti di cui sopra, indipendentemente dall’inclusione del modello nell’elenco dei motoveicoli di interesse storico.

Il richiedente l’iscrizione al Registro Storico deve essere tesserato alla FMI per l’anno in corso, nonché proprietario del motoveicolo di cui richiede l’iscrizione.



Procedura per la richiesta d’iscrizione al Registro Storico Nazionale ed il rilascio del

Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica



Le procedure e la relativa modulistica, necessarie per la richiesta d’iscrizione al Registro Storico Nazionale ed il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, prevedono due differenti casistiche di seguito specificate:

1. Motoveicoli muniti di regolare libretto di circolazione nazionale e mai dismessi dalla circolazione o motoveicoli radiati d’Ufficio dal PRA, purché muniti di regolare libretto di circolazione;
2. Motoveicoli non muniti di regolare libretto di circolazione nazionale (radiati d’Ufficio dal PRA privi di libretto di circolazione, cancellati dal PRA per custodia in area privata, demoliti, nuovi mai immatricolati, di importazione estera, di origine sconosciuta, ecc.);

Procedura A

* tesserarsi alla FMI mediante un moto club oppure online, ed allegare copia della tessera;
* stampare il modello A, per la richiesta d’Iscrizione al Registro Storico Nazionale ed il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, compilarlo in ogni sua parte;
* effettuare il versamento della quota di euro 50,00 sul conto corrente postale 29889037 intestato a Federazione Motociclistica Italiana (indicando nella causale “richiesta d’iscrizione al registro storico”) ed allegare l’ originale della “ricevuta”;
* effettuare 12 fotografie a colori del motoveicolo su fondo uniforme di colore neutro (2 lato destro, 2 lato sinistro, 1 anteriore, 1 posteriore, 1 del motore lato destro, 1 del motore lato sinistro, 1 ravvicinata e leggibile del numero di motore, 1 ravvicinata e leggibile del numero di telaio, ed 1 del telaio a distanza di un metro in direzione della zona dove il numero di telaio è posizionato, 1 ravvicinata e leggibile del numero di omologazione (nei casi in cui è presente sul telaio), tali foto, dovranno essere del formato 10 X 15 e stampate con metodo fotografico;
* effettuare la copia del libretto di circolazione da cui siano rilevabili i dati tecnici e da cui si evinca che il richiedente sia l’ultimo intestatario, nonché copia del foglio complementare o del CDP (certificato di proprietà), in caso di passaggio di proprietà in corso occorre allegare copia del documento che lo attesti (documento provvisorio di circolazione) e copia di un documento d’identità;
* nel caso trattasi di ciclomotore non provvisto di libretto di circolazione con intestazione, ma con certificato di conformità o privo anche di quest’ultimo occorre allegare la dichiarazione di proprietà con copia di un documento d’identità;
* nel caso trattasi di motoveicolo radiato d’ufficio dal PRA occorre inoltre: compilare ed allegare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa alla conservazione del motoveicolo, ed una copia di un documento d’identità, nonché allegare la dichiarazione di proprietà;

Dopo aver eseguito quanto sopra indicato, il richiedente dovrà inviare in busta chiusa ad uno degli esaminatori nazionali la predetta documentazione;



Procedura B

* tesserarsi alla FMI mediante un moto club oppure online, ed allegare copia della tessera;
* stampare il modello B, per la richiesta d’Iscrizione al Registro Storico Nazionale ed il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, compilarlo in ogni sua parte;
* effettuare il versamento della quota di euro 100,00 sul conto corrente postale 29889037 intestato a Federazione Motociclistica Italiana (indicando nella causale “richiesta d’iscrizione al registro storico”) ed allegare l’ originale della “ricevuta”;
* effettuare 12 fotografie a colori del motoveicolo su fondo uniforme di colore neutro (2 lato destro, 2 lato sinistro, 1 anteriore, 1 posteriore, 1 del motore lato destro, 1 del motore lato sinistro, 1 ravvicinata e leggibile del numero di motore, 1 ravvicinata e leggibile del numero di telaio, ed 1 del telaio a distanza di un metro in direzione della zona dove il numero di telaio è posizionato, 1 ravvicinata e leggibile del numero di omologazione (nei casi in cui è presente sul telaio), tali foto, dovranno essere del formato 10 X 15 e stampate con metodo fotografico;
* effettuare la copia di ogni documento (visura od estratto cronologico del PRA, certificato d’origine, ecc.) di cui si è in possesso;
* compilare ed allegare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa alla conservazione del motoveicolo allegando la copia di un documento d’identità, nonché una dichiarazione di proprietà;
* allegare, in originale, la dichiarazione dell’impresa (officina) che ha eseguito i lavori, attestante quanto effettuato (recupero,ripristino,manutenzione,verifica, ecc.);

Solo dopo aver eseguito quanto sopra indicato, il richiedente potrà contattare uno degli esaminatori nazionali per concordare quando portargli in visione il motoveicolo ed effettuare la consegna dei documenti.

fonte: http://www.federmoto.it/

domenica 23 gennaio 2011

... eliminare i graffi dell'auto.

Ciao!
In questo post vi mostrerò come eliminare dei graffi e/o la vernice dell'auto che vi ha strisciato.




Per prima cosa pulite la supercice da trattare con acqua e un po di shampo per auto.











Applicare la pasta abrasiva mediante un panno morbido e compiendo movimenti circolari ed esercitando una leggera pressione.





Rimuovere il prodotto con un panno asciutto e pulito prima che asciughi.






Passare infine una spugna umida sulla superficie trattata im modo da togliere ogni residuo della pasta abrasiva.

martedì 18 gennaio 2011

...riparare il Nokia N79.

Salve!
In questo post vi mostrerò come risolvere un problema abbastanza diffuso del Nokia N79.
il problema in questione è l'improvviso bloccaggio del telefonino quando si premono alcuni tasti della tastiera per svolgere le normali funzioni del telefono.


PRIMA DI PROCEDERE CON LA LETTURA DEL POST LEGGI "L'INTRODUZIONE DEL BLOG"



Il problema è da imputare al tasto Navi, che una volta sfiorato fa imballare il telefono. La soluzione sarebbe quella di disabilitare il suddetto tasto e l'unica soluzione è quella di smontare la tastiera del telefonino e togliere con l'aiuto di un taglierino(attenzione non vi fate male)e di un dissaldatore per stagno, un piccolo chip che si trova nella parte sottostante la tastiera.





Fatto ciò il telefono dovrebbe funzionare correttamente; ovviamente senza la possibilità di poter utilizzare il tasto NAVI, che in ogni caso è una funzione non indispensabile.

Per vedere come smontare il Nokia N79 vi suggerisco il seguente link:
http://www.youtube.com/watch?v=gQ-iP-_ai84




mercoledì 10 novembre 2010

...ricoleggare i fili dell'impianto elettrico della vespa.

Ciao!
Per coloro che stanno procedendo al rimontaggio della propria vespa da soli o per chi si accingerà a farlo a breve... posto alcune foto dei cavi elettrici della mia Vespa 125 Gran Turismo.























Spero che le immagini siano utili per poter ricolegare il vostro impainto elettrico!

martedì 4 maggio 2010

...a resuscitare la batteria NP-20 Casio EXLIM

Ciao!
Recentemente, ho avuto un problema con la batteria originale Casio NP-20 in dotazione alla fotocamera CasioEXLIM che consisteva nell'impossibilità di ricaricarla in quanto il led rosso del caricabatteria lampeggiava ad intermittenza.
Dopo aver fatto una ricerca su internet ho scoperto che molti possessori della suddetta batteria hanno avuto lo stesso problema.

In sintesi, ciò sembra dovuto al fatto che quando la batteria si scarica completamente ( a causa di un prolungato inutilizzo della batteria lasciata all'interno della fotocamera), nell'atto di ricaricarla, non venga riconosciuta dal caricabatteria.

Leggi "L'introduzione al blog" prima di continuare!!


Quindi la soluzione sarebbe quella di forzarne la ricarica, per esempio si potrebbeutilizzare una batteria tipo quadrata da 4,5 Volt (che chiameremo Sorgente) come mostrato nei passaggi sottostanti:








Reperite la batteria da 4.5 Volt, uno spezzone di filo elettrico non troppo grosso, delle forbici, nastro adesivo.
Tagliate il filo in due parti, spellate i due fili alle estremità e collegatali ai poli della batteria.
Infine colleggate per circa 2 minuti il polo positivo della batteria Sorgente con quella della batteria macchina fotografica e il polo negativo della batteria Sorgente con il polo negativo della batteria macchina fotografica.
ATTENZIONE a non ivertire i poli!!!!!!

Successivamente provate ad inserire la batteria nel carica batteria e sperate che il led rimanga fisso (che significa che il caricabatteria sta caricando normalmente)


Se il led lampeggia ancora, riprovate con la stessa procedura un paio di volte; se non accade nulla allora comprate una nuova batteria oppure rivolgetevi presso l'assistenza.

giovedì 18 febbraio 2010

...smontare il serbatoio della benzina di una vespa

Ciao!
In questo post vi descriverò come smontare il serbatoio della benzina di una vespa d'epoca




Spruzzate dello svitol nei bulloni e poi procedete dopo qualche minuto a svitarli;




Dato che le condizioni della vespa non sono delle migliori, tagliate il tubo della benzina, tappatelo con un bulloncino o una vite e poi spingetelo all'interno del buco indicato dalla freccia;



Togliete la gommina (se ancora c'è) della levetta per la chiusura/apertura benzina e spruzzate dello svitol con il tubicino attraverso il foro indicato dalla freccia; ciò per consentire di sbloccare il rubinetto della benzina (se bloccato). A questo punto posizionate il rubinetto della benzina nella posizione verticale (benzina aperta; avendo messo il bulloncino nel tubo se il serbatoio dovesse essere pieno ne eviterete la fuoriuscita);




A questo punto sollevate il serbatoio come mostrato nella figura sovrastante; cioè sollevando la parte posteriore del serbatoio e contemporaneamente abbasando la parte anteriore in modo da far passare la leva del rubinetto benzina dal foro;







Ecco il vostro serbatoio estratto!!!

lunedì 21 dicembre 2009

... a riparare la ruota di una bicicletta

Ciao a tutti!
Avete forato la ruota della bici?! E' domenica e nessun negozio di bici o centro riparazioni gomme è aperto?!
Nessun problema! Fate da VOI!!!








Ecco la nostra ruota da riparare!
Nel caso fosse stata la ruota anteriore occorreva solo svitare i dadi o tirare la levetta. Nel caso della ruota posteriore occorre prima poszionare la catena sul pignone più piccolo e sulla corona più grande. Dopo di che potete sfilare la ruota.




Il materiale necessario per procedere alla riparazione della ruota è quello mostrato in figura:
n. 3 levette estratrici (meglio se inmetallo)
mastice
toppe (oppure una nuova camera d'aria)
carta vetrata fine o raschiatore in metallo.





Sgonfiate completamente la camera d'aria premendo con il cappuccio la valvola (oppure in alcuni modelli occore semplicemente svitare la valvola) e svitate la rondellina che la blocca al cerchione.




Inserite l'estremità ricurva della leva tra il cerchione e il copertone(facendo attenzione a non pizzicare la camera d'aria) e poi bloccatela nell'apposito incavo della parte opposta della leva in un raggio della ruota.
Procedete con le altre due leve nella stessa maniera come mostrato in figura fino a ad uscire completamente il copertone dal cerchione.
A questo punto potrete sfilare la camera d'aria.







Gonfiate la camera d'aria e immergetela in un secchio pieno d'acqua e cosi dalla fuoriuscite delle bollicine individuerete il/i foro/i che cerchierete con una penna rossa o pennarello indelebile per poterlo inviduare quando sgonfierete la camera d'aria per la riparazione.



Adesso sgonfiate completamente la camera d'aria, asciugate con un panno la camera d'aria e passate la cartavetrata nella zona del foro. (man mano che si cancella l'area designata dalla penna ripassatela per non perdere il punto del foro)





Togliete con un panno asciutto i residui della della parte abrasa e applicate un velo di mastice con un'estensione leggermente superiore dell'area della toppa da applicare.










Dopo aver spalmato il mastice attendete un minuto e poi applicate la toppa toglirndo contestualmente la stagnola.
(la toppa è conseravta tra un strato di stagnola e di pellicola trasparente)
Tenetela schiacciata con la mano/le dita, sulla camera d'aria per un paio di minuti (anche qualcuno in più non guasta)

Prima di gonfiare la camera d'aria e immergerla nuovamente ne secchio d'acqua per verificare il buon esito dell operazione attendete almeno mezz'ora.



Nel fratempo ispezionate la parte interna del copertone per eliminare se ancora presente il corpo estraneo che ha causato il foro.
Dopo di che per una maggiore sicurezza, passate più volte come in figura un panno all'interno del copertone per rimuovere ulteriori corpi estranei che non siano stati individuati nell'ispezione visiva.








Adesso inserite la camera d'aria nel copertone inziando dall'inserimento della valvola nel foro del cerchione. Avvitate la rondellina alla valvola e proseguite con l' inserimento della camera d'aria nel copertone.
Dopo inserite il copertone all'interno del cerchio con le mani aiutandovi nella parte finale con le leve. Infine completate di avvitare la rondella della valvola.









Finalmente, adesso potete montare la ruota e procedere con il gonfiaggio!

domenica 1 novembre 2009

...intagliare una zucca per Halloween

Ciao!
Anche se Halloween è passato a breve vi mostrerò come intagliare una zucca per la prossima notte delle streghe!!!











sabato 25 luglio 2009

...unire due pezzi legno.

Ciao!
In questo post vi descriverò come incollare un tavolo di legno rotto... nel caso specifico come riunire i due pezzi legno






Come potete vedere nella foto si tratta di un tavolo rotondo a cui è gia stata smontata la parte superiore e la parte rotta che bisogna incollare.






Oltre ad usare la colla vinilica per unire i due pezzi di legno abbiamo pensato di rinforzare le parti inserendo 2 tasselli di legno, uno posizionato come in figura ed un secondo più a destra.

( in commercio si trovano tasselli di varia lunghezza e diametro; in questo caso qualche cm in più non sarebbe stato male, ma trovandomi già questi acquistati da tempo li ho utilazzati lo ugualmente)





Per poter inserire i tasselli, occorre fare 2 buchi con il trapano e bloccare i due legni da unire con uno stringente.
La punta da usare (per il legno) dovrà avere il diametro del tassello e il buco dovrà avere una profondità maggiore di un paio di millimetri del tassello.






Il secondo buco è stato effettuato nel lato destro nella parte inferiore del pezzo di legno.



Dopo aver fatto i due buchi e rimosso lo stringente, spalmare con un pennellino la colla vinilica sulle superfici da incollare.
Spalmate la colla anche nei 2 buchi fatti in precedenza sulla base di essi e sui suoi lati; dopo di che avvicinate e fate compaciare le aprti da unire e inserite i due tasselli.
( Per fare quest'operazione sarebbe auspicabile l'assistenza di un'altra persona.)





Purtroppo la colla vinilica non ha delle prorpietà di incollaggio immediate come la colla "Super Attack"; per far si che i due pezzi incollino perfettamente occorrono almeno 24 ore e devo essere tenuti costatentemente pressati.

Per far ciò occorre usare degli stringenti come quelli utilizzati nelle immagini sovrastanti. Prima di applicarli occorre tovare dei pezzetini di legno e avvolgerli con del nastro adesivo di carta da interporli tra gli stringenti e le superfici da incollare. Ciò allo scopo di evitare che il materiale ferroso degli stringenti deformi il nostro tavolo.
Il nastro adesivo servirà ad evitare che eventuali fuoriuscite di colla facciano attaccare il tavolo ai pezzettini di legno.

Nel caso del tavolo da unire sono stati utilizzati 4 stringenti:
2 posti verticalmente rispetto al terreno con lo scopo di far unire i 2 pezzi di legno, e 2 orizzontali al terreno in modo da evitare che la compressione dei 2 verticali faccesse scivolare laterelemte i 2 pezzi legno.
( questo principalmente è dovuto a fatto che il legno si era rotto in maniere obliqua.)



Quando si applicano gli strigenti, essi devono essere stretti lentamente ed ciascuno un pò alla volta. Così i 2 pezzi vengono pressati in maniera uniforme su tutti i punti.

Durante e dopo la fase di applicazione degli stringenti sarà sicuramente uscita della colla.
Per toglierla basterà utilizzare un spugna con della semplice acqua.






Passate 24 ore o più togliete gli stringenti e se sono rimasti residiui di nastro adesivo rimuoveteli con una spugnetta bagnata d'acqua calda.

lunedì 15 giugno 2009

...unire due fili elettrici.

Ciao!!!
Ecco la descrizione di come unire unire due fili elettrici con lo stagno.
Nel caso specifico ho tagliato da un carica-batteria per auto non funzionante lo spinotto mini-USB (con parte del filo) per unirlo ad un carica-batteria per auto funzionante ma con spinotto diverso che serviva ad alimentare un telefonino non più funzionanante:





Tagliare lo spinotto mini-USB con parte del filo elettrico ad esso collegato


Spellate i fili con una pinza spella fili o se siete più esperti utilizzando la classica forbicina da elettricista.



Adesso con il saldatore a stagno, (utilizzando una punta piccola in quanto i fili hanno una sezione sottile) saldare nelle punte dei quattro fili da unire un po di stagno.



Dopo avere ricoperto di stagno le estremità dei fili, con l aiuto di un'altra persona oppure bloccando una coppia di fili in una piccola morsa, avvicinare e far toccare i due fili da unire e contemporaneamenete scaldarli con il saldatore e quindi effettuare l'unione.






Effettuata la saldatura adesso occore isolare la coppia di fili. Utilizzare del nastro isolante adesivo.
Procedete ad isolare il primo filo avvolgendo più giri di nastro isolante partendo da un parte isolata di un cavo fino alla parte isolata dell' altro e tornando indietro.
Fate lo stesso procedimento per il secodo cavo.
Infine dopo essersi accertati che i due cavi siano perfettamente isolati (se non lo sono, toccandosi creerebbero un cortocircuito), per una migliore estetica, avolgete i due cavi uniti con il nastro isolante in modo tale che il caricabatteria appaia ineme al nuovo spinotto come un'unico cavo.